Una coalizione senza precedenti composta da 70 associazioni europee, rappresentative dell'intera filiera del packaging – dalla produzione alla distribuzione fino al riciclo – ha lanciato un appello formale alla Commissione Europea affinché riveda le linee guida in fase di definizione da parte del Centro Comune di Ricerca (JRC) relative all’etichettatura per la raccolta differenziata degli imballaggi.
Al centro delle preoccupazioni c’è l’approccio attualmente in discussione, che prevede l’adozione di istruzioni di smaltimento testuali e basate su codici colore da riportare direttamente sugli imballaggi. Secondo la coalizione, questa soluzione rischia di compromettere l’armonizzazione a livello UE, generando confusione tra i consumatori, oneri operativi aggiuntivi per le imprese e nuove barriere tecniche tra Stati membri.
La coalizione sottolinea come l’attuale proposta sia in contrasto con gli obiettivi del Regolamento sugli Imballaggi e i Rifiuti da Imballaggio (PPWR) e con la Strategia per il Mercato Unico, che riconosce proprio l’eterogeneità delle etichette tra i principali ostacoli al commercio interno europeo.
Sotto l’Articolo 12 del PPWR, la Commissione ha il mandato di sviluppare un sistema di etichettatura unico a livello comunitario. Tuttavia, l’obbligo di traduzioni in più lingue e l’introduzione di istruzioni troppo dettagliate a livello nazionale rischiano di annullare il principio di armonizzazione che il regolamento si prefigge di raggiungere.
Verso un sistema semplificato e pan-europeo
La richiesta è chiara: adottare un sistema di etichettatura semplice, riconoscibile, interoperabile e realmente armonizzato, che promuova la riciclabilità, riduca i costi di adeguamento normativo e funzioni in tutti gli Stati membri dell’UE.